Lo specchio degli occhi: le donna arabe si raccontano
A cura di Younis Tawfik, Torino, Ananke, 1998, pp. XIII+136.

Tra le sedici scrittrici arabe rappresentate in questa antologia, quattro sono egiziane: Radwa Ashur, Salwa Bakr, Hana ‘Atiyya (1966) e I’tidàl ‘Uthmàn (1942), esponenti di punta di quel movimento di scrittura al femminile che si caratterizza oggi come la componente più vivace del panorama letterario del paese. Nei racconti di Radwa Ashur e I’tidàl ‘Uthmàn, come scrive nell’introduzione il curatore:“Le varie tappe della trasformazione dei valori e i comportamenti della società araba dagli anni Sessanta fino ai giorni nostri, sono esposti attraverso metafore e simboli che a volte […] sono molto forti e toccanti” (p. XI). Invece la volontà di ribellione contro l’individualismo maschile e il conformismo della società egiziana sono i temi affrontati, nei racconti qui presentati, da Salwa Bakr  e Hana ‘Atiyya.

Racconti egiziani inclusi nell’antologia:

-Salwa Bakr, Tutta quella bella voce che le viene da dentro, (trad. di G. Zappavigna), pp. 99-108;
-Radwa Ashur, Ho visto una palma (trad. diG. di Rosa), pp. 109-115;
-Hana ‘Atiyya, La stanza delle donne e Le analisi del sangue (trad. diE. Suppo), pp. 94-98;
-I’tidàl ‘Uthmàn, La sultana, (trad. di  F. Prevedello), pp. 83-93.

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