Parola di donna, corpo di donna: antologia di scrittrici arabe contemporanee
Cura, traduzione e postfazione di V. Colombo, Milano, Mondadori, 2005, pp. 310.

L’antologia raccoglie i racconti di trentuno scrittrici arabe, di cui nove sono egiziane, che trattano i temi più svariati, da quelli maggiormente convenzionali come l’amore, il matrimonio, la famiglia, ad altri di estrema attualità, quali il terrorismo, i fondamentalismi religiosi, che negano all’Altro il diritto di esistere, il tutto, come scrive la curatrice nella postfazione, con un’estrema “disinvoltura, con uno stile accattivante e mai, dico mai, nascondendosi dietro uno pseudonimo, nemmeno quelle che trattano i temi più azzardati. Sono donne che hanno perso la paura, che non sussurrano, ma parlano ad alta voce” (p. 263).

-Nisma Idris, Miraggio, pp. 71-72;
-Mayy Khalid, Diario di un agente di assicurazione, pp. 85-89;
-Salwa Bakr, Il telecomando, pp. 127-133;
-Sahar Tawfiq, La casa della nubile, pp. 179-183;
-Hana Atiyya, Una stanza per le signore, pp. 193-195;
-Ni’mat al-Behairi, Mia madre, pp. 223-226;
-Radwa Ashur, Un omicidio pulito, pp. 227-236;
-Ebtehal Salem, Il dovere quotidiano, pp. 249-250.

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