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'Alà el-Dib

Scrittore, giornalista e traduttore del Cairo.  Si è laureato in Giurisprudenza e, dal 1963, ha scritto diversi racconti e romanzi.  Nei suoi romanzi si ritrova quel clima di frustrazione e di delusione nei confronti della realtà circostante, tipico anche degli altri scrittori egiziani della “generazione degli anni Sessanta”, un gruppo di giovani intellettuali di sinistra che avvertono in pieno la crisi della loro epoca.  Cresciuti e maturati nel clima della rivoluzione nazionalista del 1952, pieno di speranze di libertà e di progresso sociale, provano una delusione profonda dinnanzi alle contraddizioni e ai fallimenti del regime nasseriano, drammaticamente messi in luce dalla disastrosa sconfitta nella Guerra dei Sei Giorni del 1967.  La critica araba ha anche molto apprezzato un altro suo romanzo, pubblicato nel 2002, Ayyam Wardiya (I giorni di Rose), in cui il protagonista sembra sfuggire alla realtà che lo circonda per rifugiarsi in un mondo di sogni e di introspezione mistica. 

Il fiore del limone
Traduzione di G. Margherita, Milano, Greco e Greco, 1996, pp. 130. 
Titolo originale: Zahrat al-laymùn (1988).

Durante un fine settimana trascorso al Cairo, il protagonista ripercorre le tappe cruciali della sua dolorosa esistenza, segnata anche dall'esperienza del carcere politico. I ricordi del passato si sovrappongono a un presente fatto di negazione e di assenza di desiderio. Una visita a ciò che resta della sua famiglia lo porta a confrontarsi con la realtà: l'albero di limone del giardino di casa sua, simbolo di un'infanzia felice, è ormai ridotto a una specie di spettro. 

 

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